tag:blogger.com,1999:blog-3185041479325739176.post2537791966648010273..comments2024-02-15T03:26:15.569-08:00Comments on Allontaniamoci da Omelas: Al di fuori della fantascienza – Agenzia Generale del Suicidio. (Ècrits – 2005, edizione italiana) di Jacques Rigaut (1898-1929)Vincenzo Olivahttp://www.blogger.com/profile/16524174130880273642noreply@blogger.comBlogger7125tag:blogger.com,1999:blog-3185041479325739176.post-86730790235390756492013-09-07T13:21:23.659-07:002013-09-07T13:21:23.659-07:00Grazie a te, Mina, e altrettante buone caccia e le...Grazie a te, Mina, e altrettante buone caccia e letture! :)<br /><br />V.Vincenzo Olivahttps://www.blogger.com/profile/08624391056614983969noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3185041479325739176.post-82885508832770903482013-09-07T12:52:15.184-07:002013-09-07T12:52:15.184-07:00Fatuo o piuttosto estremamentelucido sulla realtà ... <br /> Fatuo o piuttosto estremamentelucido sulla realtà della condizione umana?<br />Non mi sento di condannare il suo "lasciarsi vivere" nella consapevolezza che niente ha senso.Grazie per la segnalazione (e la scoperta) di un autore importante e misconosciuto. Buona caccia!Minahttps://www.blogger.com/profile/12099364704464776199noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3185041479325739176.post-64828309331881088312013-08-26T13:07:27.125-07:002013-08-26T13:07:27.125-07:00Perfetto, grazie.Perfetto, grazie.Jamesnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3185041479325739176.post-54520325612286180762013-08-26T13:00:41.362-07:002013-08-26T13:00:41.362-07:00Disturbami tranquillamente :).
La mail è sul blog...Disturbami tranquillamente :).<br /><br />La mail è sul blog, ma te la scrivo: paterpatratus@hotmail.com<br /><br />V.Vincenzo Olivahttps://www.blogger.com/profile/08624391056614983969noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3185041479325739176.post-69487914157778946472013-08-26T12:50:22.064-07:002013-08-26T12:50:22.064-07:00Concordo, senza al momento averlo letto, sul fatto...Concordo, senza al momento averlo letto, sul fatto che Rigaut fosse una persona profonda, per la semplice circostanza di aver lasciato degli scritti: pochi o tanti che ne abbia lasciato, è la prova inconfutabile che avesse consapevolezza del... lo vogliamo chiamare “problema”? E la consapevolezza è certamente il primo elemento segnaletico della profondità di pensiero.<br /><br />Ciao di nuovo.<br />J<br /><br /><br />PS: ti disturbo se qualche volta, per insopprimibile bisogno di approfondimenti estemporanei :-), volessi approfittare della tua email?Jamesnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3185041479325739176.post-64600643426780055392013-08-26T11:53:53.118-07:002013-08-26T11:53:53.118-07:00Grazie del commento, James :).
È un interrogativ...Grazie del commento, James :). <br /><br />È un interrogativo che a volte mi sono posto anche io: se sotto ciò che appare fatuo via sia di più. Sai, credo che tutti gli esseri umani (o quasi) siano complessi, ma che tale complessità traspaia solo per alcuni. Al di là del fatto che l'apparenza possa essere fatua o meno. Ma sicuramente alcuni lo sono molto più di altri. La mia impressione, leggendo i suoi scritti e la sua biografia, è che Rigaut fosse molto profondo, ma fosse del tutto incapace di comunicare con la sua complessità. È questa sordità emotiva che deve averlo infine condotto al suicidio.<br /><br />Sono perfettamente d'accordo sulla tua considerazione finale, ed è forse quell'aspetto a farci sentire a disagio leggendo di figure come Rigaut.<br /><br />V.Vincenzo Olivahttps://www.blogger.com/profile/08624391056614983969noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3185041479325739176.post-62038081154935486552013-08-26T11:45:09.971-07:002013-08-26T11:45:09.971-07:00Che spigolature! Molto gradite.
Quando leggo di b...Che spigolature! Molto gradite.<br /><br />Quando leggo di biografie come questa da te presentata, non posso fare a meno di pormi la domanda se l’uomo in questione sia (stato) una persona estremamente superficiale o, al contrario, estremamente profonda. È più forte di me, indecisione tra gli opposti. Perché, a dire il vero, il risultato umano finale, visibile, estrinseco potrebbe essere lo stesso nell’uno come nell’altro caso, con la differenza che nel primo (estremamente superficiale) quel risultato è immediato, nel secondo è viceversa mediato dall’indagine, dalla speculazione interiore, e dall’esperienza.<br /><br />Certo è che, a mio parere, nell’uno come nell’altro caso, figure come Rigaut stanno lì a ricordarci una parte di noi stessi: chi tra quanti equipaggiati di un pur medio bagaglio di esperienze e sensibilità non ha mai avuto in vita sua cognizione di quella particolare dimensione esistenziale che è il vuoto?<br /><br />Come sempre ottimo!<br /><br />Ciao,<br />JJamesnoreply@blogger.com